Come spararsi 1200 km e sette passi alpini in due giorni
Ogni anno... ogni anno da circa dieci anni, alle prime uscite in moto inizio a penzarci: "Quest'anno non mi futti... cadesse il mondo, ci vado!!! lo faccio sto c**** di giro sulle alpi". ed inizio a tracciare percorsi, pianificare itinerari, pensare a come preparare la moto...
ma come si dice a casa mia: "U porcu è a muntagna e a caddara gugghj" (La pentola bolle ma il maiale è ancora sulla montagna)..
Infatti... una volta mancano i soldi, poi per le ferie che non coincidono, oppure si cambia itinerario, o non c'è l'allineamento giusto dei pianeti, ed è luna calante.
Insomma, da dieci anni che lo dico ma ancora non ci sono andato.
Quest'anno però... ho pianificato, tracciato, pensato, anticipato le ferie, ed addirittura prenotato qualche albergo...
Ebbene.. Anche quest'anno (Si per un ottimo motivo) sono riuscito ad annullare tutto, o meglio finalmente ho visto ste minchia di alpi, ma in macchina....
Le Dolomiti regalano dei panorami mozzafiato, sono davvero rimasto impressionato dalla maestosità di questi posti, visitarli in macchina per certi aspetti può avere dei lati positivi... (si.. pochi)
quando vai in giro tra le viuzze dei paesini non sembri robocop, ma sono rilassanti passeggiate,
ma ti rimane l'amaro in bocca, guidavo tra quelle curve e pensavo a come sarebbe stato essere li in moto..
E poi... abbiamo anche tagliato metà dell'itinerario... Fare lo stelvio in auto non credo avrebbe avuto lo stesso sapore...
Insomma, rientrati si va a fare la solita settimana in calabria dalla Famigghja, ma anche sotto l'ombrellone ci pensavo e ripensavo, ed ovviamente viene fuori la domanda: anche quest'anno è saltata, ma... sarà solo il caso o sono io che mi cago sotto?
E qui viene fuori l'orgoglio del cocciuto calabrese..
Io paura??? Ma se voglio la faccio tutta in una tirata!!!
Ora non esageriamo, però... un tour de force di un paio di giorni sarebbe fattibile, giusto per fare quella parte dell'itinerario tagliata?
cartina alla mano inizio a ipotizzare un itinerario... si.. si...
Si..... Puo..... Fareee!!!!!
Cosi incoraggiato anche da Sara arrivo al mattino della partenza.
Sono le 8:45, l'alba per me e stò già facendo il pieno.
Mi aspettano 1200 Km, 600 al giorno, divisi equamente tra autostrada e passi alpini...
Parto....
Tutta autostrada fino a Riva del Garda... due palle mostruose..
Inizia il giro vero, prendo la Gardesana Occidentale, che lambisce il lago attraversando bellissime gallerie scavate a pelo dell'acqua.
Al bivio per Tremosine amara sorpresa.. la strada delle forre è chiusa per una frana!!!
Così ci troviamo io ed un gruppo di sconsolati motociclisti tedeschi, che comunicando a gesti su una cartina, cerchiamo di trovare una strada alternativa per le Forre.
Alla fine decido di allungare e fare il giro da Limone.
La strada è chiusa proprio all'entrata del canyon, è davvero un peccato non poterla fare,
Vabbo'.... Ma prima o poi ci ritorno....
Ritornando sui miei passi prendo per Riva del Garda, e da qui verso il lago di Ledro e poi il lago d'Idro. Da qui inizia la salita verso passo Maniva.
Poi la sterrata che pota al passo di Crocedomini..
E' una strada bianca facile facile, ogni tanto, dei tratti in ombra hanno il fondo fangoso, normalmente niente di che... ma..
Nella tesata iniziano a frullarmi strani pensieri.. è il primo tratto sterrato del giro, è pomeriggio inoltrato, sono da solo, dal passo Maniva non ho incontrato anima viva.. e se cado? cu mi cogli?
In poche parole... mi caco sotto.
Finchè.. ad un certo punto..
Ti incrocio un tizio su.. un cbr con le gomme da strada nel fango, che con un sorriso a 95 denti mi saluta.
Ma vafanculo a stè seghe mentali,, se non si fa lui problemi, me li faccio io.. Nico dai Gass..
Ora si che inizio a divertirmi
Dal passo Crocedomini scendo a valle e poi su fino al passo del Tonale per la notte.
Piove ed il proprietario dell'albergo mi fa parcheggiare la moto dentro.. si dentro gli spogliatoi.
La mattina dopo non promette niente di buono, ha iniziato a piovere e fa freddo, comunque, tiro fuori la moto, faccio colazione e saluto. Il proprietario dell'albergo, mi avverte: "Attentooo, se sulle cime difronte c'è la neve, la troverai anche sul Gavia, stai attentoooo"
Ed io penso:"Ma chi stai dicendu... Simu ad Agustu, si.. mò nivica!"
(trad.: Gentilissimo signore, sono abbastanza scettico all'ipotesi che possa nevicare ad Agosto)
Cosi parto sotto la pioggia alla volta del Gavia.. Purtroppo il panorama è coperto dalla nebbia, ma la strada e bellissima, Salendo la temperatura inizia a calare, ed ai lati della strada noto qualcosa di bianco...
Minchia.. 'ndavia ragiuni ... sta iniziando a nevicare davvero!
E cosi ad agosto, sotto una bella nevicata, arrivo a Passo Gavia .
Merenda al rifugio e poi si parte verso la meta... il Passo dello Stelvio
La scalata dal Bormio è bellissima, ha smesso di piovere e la moto sale fluida tra i mille tornanti di questo mito
Finalmente eccoci a quota 2758
Sua Maestà Lo Stelvio
Minchia.. è più affollato del centro commerciale la domenica.
Salendo, qualche km prima del passo, avevo visto un bivio ed a pochi metri la dogana Svizzera.
Quasi quasi, invece di scendere direttamente a Prato allo Stelvio e poi tornare indietro, faccio il giro da snt. Maria val Mustair per poi risalire lo Stelvio dall'altro versante...
Azz. ma è l'Umbrail Pass, non era in programma ma ne vale la pena, una dolce discesa verso Snt. Maria, con panorami mozzafiato, ed arrivati al centro abitato, scoprire un meraviglioso paesino in completo stile Heidi.
Volata fino a Prato Allo Stelvio e poi, sotto la pioggia, inizia la ripida risalita verso il passo.
Sto affrontando una delle icone del motociclismo, la strada si arrampica in un susseguirsi di mille stretti tornanti fino alla vetta.
Molto affascinante e forse, in coppia anche impegnativa, (su qualche tornante ho scalato in prima), ma, onestamente mi è piaciuto di più l'altro versante.
Arrivato nuovamente in cima al passo, scendo a Bormio, e da Aprica, Edolo, costeggio il Lago di iseo, e poi, parte la nuova, immensa rottura di palle dell'autostrada.
Dopo 300 km la moto è di nuovo in garage
Ed io sono stanco ma tanto felice, Ne è valsa davvero la pena
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